A partire dal 1° gennaio 2025, con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio, i proprietari di immobili che finora hanno beneficiato dei bonus edilizi per finanziare lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica si troveranno di fronte a un panorama decisamente diverso rispetto agli anni scorsi. La nuova normativa porta con sé detrazioni riviste, criteri di accesso più stringenti e l’eliminazione di alcuni bonus considerati fondamentali, come il Superbonus e il Bonus Verde. Insomma, per chi contava su queste agevolazioni per sistemare casa o migliorare l’efficienza energetica, la situazione potrebbe complicarsi.
L’obiettivo dichiarato della nuova legge è razionalizzare le spese pubbliche legate ai bonus edilizi, che negli anni sono state spesso oggetto di critiche, soprattutto per i costi elevati e le difficoltà burocratiche che li hanno accompagnati fin dall’introduzione dell’Ecobonus durante il primo governo Conte. Tuttavia, questa stretta rischia di frenare proprio quei proprietari che avevano in programma interventi di ristrutturazione o che, peggio ancora, si trovano obbligati a mettersi in regola con le normative più recenti.
Niente, però, è ancora perduto. All’interno della nuova legge ci sono anche conferme e novità che potrebbero ancora rappresentare un’opportunità interessante per chi ha ancora intenzione di richiedere gli incentivi. Certo, i margini sono più stretti e i requisiti di accesso potrebbero scoraggiare i meno determinati, ma per chi ha le carte in regola e il desiderio di investire nella propria casa, qualche spiraglio c’è.
In questo articolo daremo un’occhiata a tutte le principali novità che riguardano i bonus edilizi per il 2025. Esploreremo le nuove percentuali di detrazione, le tipologie di interventi che restano ammissibili, e i nuovi criteri di accesso per i contribuenti. Se stai pensando di ristrutturare o hai appena iniziato i lavori e vuoi assicurarti di rientrare ancora nelle aliquote, vale la pena restare aggiornati!
Bonus Casa: cosa è cambiato
Il primo grande cambiamento riguarda un livellamento generale dei principali bonus edilizi, ovvero Bonus Ristrutturazione, Ecobonus e Sismabonus. Se, fino a quest’anno, le percentuali di detrazione potevano risultare anche molto generose (come il caso del Superbonus, ma ne parleremo più tardi), dal 2025 chi ha richiesto il bonus si troverà a dover affrontare uno scenario completamente diverso:
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- Per la Prima Casa, le detrazioni arrivano fino a un massimo del 50% delle spese sostenute nel 2025, mentre scendono al 36% per quelle sostenute nel 2026 e 2027.
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- Per la Seconda Casa (inclusi immobili come case vacanza o abitazioni non nel comune di residenza), le detrazioni partono dal 36% nel 2025 e calano ulteriormente al 30% negli anni successivi.
Le detrazioni si applicano su un tetto massimo di spesa di 96.000 € per unità immobiliare, il che significa che l’importo massimo che si può recuperare è di 48.000 € (nel caso della Prima Casa nel 2025). Un taglio considerevole, quindi, e pensiamo che fino all’anno scorso le percentuali di detrazione potevano arrivare fino all’85% per certi interventi specifici (come quelli sulle parti comuni del condominio o per la riduzione del rischio sismico).
Quindi, riassumendo:
Tipologia | Anno | Detrazione | Tetto Spesa (€) | Max Detrazione (€) |
Prima Casa | 2025 | 50% | 96.000 | 48.000 |
2026-27 | 36% | 96.000 | 34.560 | |
Seconda/Terza | 2025 | 36% | 96.000 | 34.560 |
2026-27 | 30% | 96.000 | 28.800 |
Quali interventi rientrano nelle nuove detrazioni?
Ora che vi abbiamo dato i numeri, vediamo nel dettaglio quali lavori possono beneficiare di queste detrazioni. Le categorie principali includono:
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- Interventi di riqualificazione energetica, come l’isolamento termico delle superfici opache (pareti, tetti, solai) e l’installazione di infissi ad alta efficienza.
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- Lavori di adeguamento sismico, fondamentali per rendere gli edifici più sicuri in zone a rischio.
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- Ristrutturazioni edilizie generali, ad esempio il rifacimento di bagni, impianti idraulici o elettrici, e interventi su facciate o tetti.
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- Sistemi di energia rinnovabile, come l’installazione di impianti fotovoltaici o sistemi di accumulo.
Insomma, anche se il quadro è diventato meno vantaggioso rispetto agli anni passati, c’è ancora margine per sfruttare le agevolazioni, soprattutto se si pianifica con attenzione.
Ma entriamo più nel dettaglio dei singoli bonus, per capire come massimizzare i vantaggi della nuova normativa.
Bonus Ristrutturazione 2025
Il Bonus Ristrutturazione (noto anche come Bonus 50) è senza dubbio una delle agevolazioni più conosciute e utilizzate tra quelle messe a disposizione dal governo. La sua popolarità viene dalla possibilità di ottenere una detrazione fiscale significativa per una vasta gamma di lavori, sia di manutenzione ordinaria che straordinaria sia sui singoli edifici che sui condomini.
È possibile richiedere il bonus per ottenere un’agevolazione su lavori si:
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- Manutenzione ordinaria: lavori di riparazione, rinnovo e sostituzione di finiture (come la riparazione del tetto, la sostituzione di serramenti o la tinteggiatura), nonché interventi per mantenere l’efficienza degli impianti tecnologici, inclusa l’installazione di impianti fotovoltaici.
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- Manutenzione straordinaria: interventi più complessi, come modifiche strutturali o integrazioni agli impianti, purché non comportino un aumento della volumetria complessiva (ad esempio, come la sostituzione dei sanitari).
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- Restauro e risanamento conservativo: riguarda lavori finalizzati a mantenere la funzionalità e l’aspetto estetico degli edifici, come il consolidamento di strutture portanti, l’eliminazione di elementi estranei o l’installazione di impianti richiesti dalla normativa.
Inoltre, il bonus è esteso ad altri interventi (sempre che riguardano il miglioramento strutturale dell’edificio) come quelli per la rimozione dell’amianto, la ricostruzione post-calamità (ad esempio dopo terremoti o alluvioni) e l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Ecobonus 2025
L’Ecobonus, introdotto nel 2020 come misura per favorire la ripresa post-lockdown, continua a incentivare interventi mirati alla riqualificazione energetica. Anche qui, però, ci sono novità da tenere d’occhio.
Il bonus resta valido per lavori di:
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- Coibentazione di tetti, pareti e solai.
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- Acquisto e installazione di schermature solari, come tapparelle, persiane o frangisole.
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- Impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili, pompe di calore o impianti ibridi.
Una novità importante riguarda l’esclusione delle caldaie a gas e a condensazione dalle spese detraibili, una scelta allineata con la direttiva europea “Case Green“, che punta a ridurre l’uso di combustibili fossili.
Sismabonus 2025
Il Sismabonus è stato introdotto per incentivare una vasta gamma di interventi finalizzati alla messa in sicurezza antisismica degli edifici. Il bonus mira a incentivare tutti quegli interventi finalizzati a ridurre il rischio per le persone e il patrimonio immobiliare, offrendo detrazioni fiscali per:
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- Lavori sulle parti comuni dei condomini, come il consolidamento delle fondamenta, il rinforzo delle strutture portanti o l’adeguamento sismico degli impianti.
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- Interventi che comportano il miglioramento della classe di rischio sismico, con l’obiettivo di garantire un passaggio a una o due classi inferiori. Tali operazioni non solo aumentano la sicurezza dell’edificio, ma contribuiscono anche a una maggiore resilienza della comunità in caso di terremoti.
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- Demolizione e ricostruzione di edifici, un’opzione spesso necessaria per garantire la sicurezza in strutture obsolete o gravemente danneggiate, dove i costi di adeguamento supererebbero quelli di una ricostruzione completa.
Bonus Barriere Architettoniche 2025
Tra i vari incentivi, il Bonus Barriere Architettoniche è l’unico che rimane inalterato, continuando a garantire una detrazione del 75% per interventi mirati all’eliminazione degli ostacoli alla mobilità compresa l’automazione degli impianti negli edifici e nelle singole unità immobiliari. Un’importante risorsa non solo per i proprietari privati, ma anche per gli amministratori condominiali che necessitano di un supporto per facilitare l’accesso e garantire le disposizione di sicurezza richieste per legge ai condomini portatori di disabilità
Addio Superbonus 110 e Bonus Verde
Il 2025 segna anche l’epilogo del Superbonus 110. Questo incentivo, nato come spinta per la ripresa post-lockdown era nato, come l’Ecobonus, per incentivare tutti i lavori che permettessero di migliorare l’efficienza energetica dell’edificio, con detrazioni che potevano arrivare fino, appunto, al 110% delle spese sostenute. Una manovra concepita per dare una maggiore spinta e risollevare il settore edilizio dopo la pandemia, il Superbonus 110 ha visto, tra critiche e controversie, un progressivo ridimensionamento nel tempo: partendo da una super-detrazione del 110% del 2022, si è ridotto al 90% nel 2023 e al 70% nel 2024.
Con la nuova Legge di Bilancio, non è prevista alcuna proroga per il Superbonus e, per l’anno 2025, sarà possibile richiederlo solo per quei lavori che sono stati avviati entro il 15 ottobre 2024.
Lo stesso destino, infine, è toccato al Bonus Verde, la detrazione che incentivava gli interventi sulle aree verdi, sia la realizzazione ex-novo che la ristrutturazione. Come il Superbonus, non è prevista una proroga all’interno della nuova legge, con l’applicazione della detrazione del 36% solo per i lavori effettuati entro il 31 dicembre 2024 su una spesa massima di 5000 euro.
Vi abbiamo offerto, qui, un quadro generale delle novità introdotte dalla nuova Legge di Bilancio. Sappiamo bene quanto possa essere difficile districarsi tra le varie eccezioni dei singoli bonus, i criteri di accesso, ecc.
La chiave per affrontare questo nuovo scenario è l’informazione. Conoscere nel dettaglio le novità normative, i requisiti e le tempistiche permette di sfruttare al meglio ciò che la Legge di Bilancio 2025 offre. Se hai intenzione di intraprendere lavori di ristrutturazione o riqualificazione, è fondamentale agire con tempestività e fare riferimento a professionisti esperti che possano guidarti in questo processo complesso.
Hai altri dubbi sui bonus edilizi per l’anno 2025? Non esitare a contattarci per qualunque info!